Perché è una figura molto richiesta?
29
ago
2022
Paola
Lugano - Ticino
Non è una novità: da sempre i ragazzi esprimono bisogni educativi fortemente eterogenei, criticità multiple, necessità di rielaborazione personale. Hanno indistintamente bisogno di relazioni educative di qualità, personali e personalizzanti, non di percorsi di formazione uniformi. È sempre stato così, anche quando il mondo dell’educazione non ne era consapevole.
Se poi si parla di studenti con disturbi specifici dell’apprendimento, tali richieste diventano più pressanti, imprescindibili, a causa delle maggiori fragilità.
Il mondo della scuola, confrontato con una molteplicità di esigenze e novità, cerca di adeguarsi ma a volte appare in affanno: nella nostra realtà ticinese, nonostante i numerosi passi compiuti nello scorso decennio e i progetti attualmente in corso, la situazione dei ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento è molto disomogenea, a dipendenza del livello di scolarizzazione e delle singole sedi scolastiche.
Ma sarebbe un errore imputare la crescente richiesta di tutor specializzati solo alla crisi o inadeguatezza della scuola: il tutor ha una funzione complementare, che si sovrappone a quella del docente di classe, distinta per finalità e metodo.
Il tutor risponde al bisogno di rapporti individualizzati di apprendimento, è una figura solida che funge da mentore e promuove l’apprendimento all’interno della valorizzazione dell’individuo.
Quando questa figura riesce a collaborare con una scuola accogliente e competente si raggiungono risultati sorprendenti.
Se poi si parla di studenti con disturbi specifici dell’apprendimento, tali richieste diventano più pressanti, imprescindibili, a causa delle maggiori fragilità.
Il mondo della scuola, confrontato con una molteplicità di esigenze e novità, cerca di adeguarsi ma a volte appare in affanno: nella nostra realtà ticinese, nonostante i numerosi passi compiuti nello scorso decennio e i progetti attualmente in corso, la situazione dei ragazzi con disturbi specifici dell’apprendimento è molto disomogenea, a dipendenza del livello di scolarizzazione e delle singole sedi scolastiche.
Ma sarebbe un errore imputare la crescente richiesta di tutor specializzati solo alla crisi o inadeguatezza della scuola: il tutor ha una funzione complementare, che si sovrappone a quella del docente di classe, distinta per finalità e metodo.
Il tutor risponde al bisogno di rapporti individualizzati di apprendimento, è una figura solida che funge da mentore e promuove l’apprendimento all’interno della valorizzazione dell’individuo.
Quando questa figura riesce a collaborare con una scuola accogliente e competente si raggiungono risultati sorprendenti.
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